Titolo: La mafia nel mio supermercato? Pomodori sporchi di sangue e la battaglia dei/delle agricoltori/trici in Italia
Dove: BuM – Raum für die engagierte Zivilgesellschaft; Berlin-Kreuzberg, Paul-Lincke-Ufer 21
Quando: Venerdì, 15 Ottobre 2021, ore 19 – 21:30
Lingua: tedesco ed italiano, tramite traduzione simultanea
Presentatori: Federico Tomasone, Fondazione Rosa Luxemburg Bruxelles | Helena Raspe, mafianeindanke Berlino
https://mafianeindanke.de/evento-sul-tema-agromafia-a-berlino/
Contenuti
Si tratterà del significato preciso del termine agromafia e dei modi in cui la mafia ha messo le sue mani nell’agricoltura. Come sono nate queste strutture mafiose, da dove traggono oggi il maggior profitto e cosa possiamo fare per ostacolare questo fenomeno?
Vorremmo chiedere a quattro espert* dal mondo del giornalismo, dell’attivismo, della politica e della ricerca a chi appartiene il sangue che macchia alcuni prodotti alimentari italiani che prendiamo al supermercato, e quali responsabilità abbiamo noi in Germania del fatto che la criminalità organizzata controlli intere filiere d’importazione.
Particolare attenzione verrà posta sul cosiddetto caporalato, ovvero il “collocamento” e lo sfruttamento da parte del potere mafioso nei campi di pomodori ei/delle lavoratori/trici stagionali, costrett* a vivere in baraccopoli e a lavorare come schiav*. Il fenomeno va inquadrato nel più ampio contesto della cultura mafiosa, dell’economia criminale e della politica agricola europea. Solo così è possibile cercare con consapevolezza strategie politiche per combatterlo.
Allo stesso tempo l’evento sarà anche una presentazione del libro “Der Kampf der Landarbeiter*innen in Italien” (“La battaglia dei/delle lavoratori/trici agricol* in Italia”), scritto dall’attivista e sindacalista Kone Brah Hema e pubblicato dall’ufficio di Bruxelles della fondazione Rosa Luxemburg. Dietro ai prodotti agricoli, che arrivano sulle nostre tavole dagli scaffali del supermercato o dai banchetti del mercato settimanale, si nasconde la vita reale di innumerevoli uomini e donne, che lavorano nei campi o nelle serre italiane in condizioni che spesso ricordano moderne forme di schiavitù.
L’associazione Rosa-Luxemburg si impegna da anni per contrastare questo fenomeno cooperando con i sindacati del luogo, per dare voce ai/alle lavorator/trici agricol*. L’organizzazione dei/delle lavoratori/trici per la maggioranza immigrat* è centrale per combattere questo sistema basato su sfruttamento e ghettizzazione. Il testo racconta quindi anche le storie di persone che non perdono coraggio, che si organizzano all’interno delle baraccopoli e marciano insieme per le lunghe strade attraverso i campi, per protestare chiedendo condizioni di lavoro e di vita dignitose.
I/Le nostr* ospiti:
Sara Manisera è una giornalista italiana pluripremiata per i suoi articoli su media come Al Jazeera e La Repubblica. Si occupa di ambiente, agricoltura, migrazione, diritti delle donne e diritti umani nei Balcani, nel Medio Oriente e in Italia. È inoltre autrice del libro “Racconti di schiavitù e di lotta nelle campagne”, che tratta della battaglia dei/delle lavoratori/trici stagionali italian* contro il lavoro forzato
Prof. Dr. Gilles Reckinger è un etnologo europeo e dopo una decennale ricerca sul campo in Calabria sul tema del lavoro forzato nei campi dell’Italia meridionale ha scritto un libro dal titolo “Bittere Orangen: Ein neues Gesicht der Sklaverei in Europa” (“Arance amare: un nuovo volto della schiavitù in Europa”)
Diletta Bellotti è divenuta famosa come attivista in Italia attraverso le sue performance creative di protesta contro il caporalato. Oggi lavora come Junior Researcher con focus sui diritti umani e le migrazioni per l’Osservatorio Agromafie a Roma.
Stefano Gianandrea De Angelis è rappresentante sindacale nell’Unione Sindacale di Base (USB) dove è responsabile di politica agricola