Fare rete per raccontare
la crisi climatica in Italia
Continua a leggere e scopri come applicare per la seconda fase della CALL, entro il 31 dicembre.
Vuoi arricchire la tua “cassetta degli attrezzi” per raccontare la crisi climatica in modo indipendente, fare rete con collegh* di tutta Italia, condividere progetti, idee e bandi giornalistici?
FADA Collective lancia il suo primo percorso di formazione e sostegno per giornalist* e aspiranti giornalist* che si occupano di crisi climatica e diritto all’ambiente guardando alle responsabilità di attori pubblici e privati.
Abbiamo ideato una formazione in due fasi, una online e una in presenza. Grazie al sostegno di Journalismfund Europe, organizzazione paneuropea che sostiene il giornalismo d’inchiesta, la formazione sarà gratuita e aperta a tutt*.
La crisi climatica è parte della quotidianità di ognun* di noi.
Eppure il giornalismo italiano non è equipaggiato per raccontarla. Le poch* reporter che lo fanno, stando sui territori e cercando di approfondire, sono spesso isolat* e precar*.
Dal 2020, lavoriamo per costruire un modello sostenibile di giornalismo in Italia. Siamo un gruppo di reporter freelance che indagano la crisi ambientale unendo i puntini dal locale al globale, in Italia e all’estero.
Crediamo sia fondamentale rendere collettivi percorsi individuali, creare spazi di cura e cooperazione e produrre un giornalismo di qualità, costruendo nuovi patti con lettori e comunità.
La crisi climatica è parte della quotidianità di ognun* di noi. Eppure il giornalismo italiano non è equipaggiato per raccontarla.
Se vuoi sapere come partecipare continua a leggere. Puoi anche rimanere sempre aggiornat* iscrivendoti al nostro canale Whatsapp.
Timeline.
Timeline.
Iscrizione formazione online
CHIUSA
Formazione online
29 ottobre 2024 dalle 18 alle 20 (CET)
5 novembre 2024 dalle 18 alle 20 (CET)
12 novembre 2024 dalle 18 alle 20 (CET)
19 novembre 2024 dalle 18 alle 20 (CET)
Formazione in presenza
Il 28-29-30 marzo 2025
Iscrizione formazione in presenza
Apertura il 20 Novembre
Chiusura il 31 Dicembre 2024
Application percorso di mentorship
Entro metà aprile comunichiamo
4 persone vincitrici dellla mentorship
Conlusione progetto
A Settembre 2025 gli eventi previsti dalla mentorship devono essere conclusi.
L’incontro online con l* espert*.
Hai in mente una storia che parla di ambiente, diritti, ecologia, ma non sai come realizzarla?
Risalire la catena di responsabilità che si nasconde dietro un disastro ambientale e le conseguenze sociali ed ecologiche che implica è fondamentale per non cadere nella trappola del greenwashing.
Se non conosci o vuoi rafforzare gli strumenti del giornalismo d’inchiesta, FADA Collective ti propone un percorso formativo composto da quattro incontri online utili sia a chi si approccia al giornalismo sia a chi pratica questo mestiere e vuole iniziare a occuparsi di crisi climatica, distruzione degli ecosistemi, conflitti ambientali.
18.00 - 20.00
(CET)
Trovare fondi per indagini ambientali indipendenti: pensare la storia dal bando alla pubblicazione.
Elisabetta Tola - giornalista scientifica e data journalist, presidente di Arena for Journalism in Europe
18.00 - 20.00
(CET)
Immagini satellitari - Prospettive innovative sulla narrazione climatica.
Come utilizzare creativamente le immagini satellitari per indagare e visualizzare storie sul clima.
Federico Monica - architetto e urban planner specializzato nell'analisi dei fenomeni urbani in Africa sub-sahariana, fondatore di Placemarks
18.00 - 20.00
(CET)
Politicizzare il giornalismo climatico: un antidoto contro il greenwashing
Gennaro Avallone - ricercatore di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università di Salerno
18.00 - 20.00
(CET)
Richiedere l’accesso alle informazioni pubbliche in Italia e in Europa (FOIA)
Giacomo Zandonini - giornalista freelance e membro di FADA Collective
FADA retreat:
fare pratica
di comunità.
Se stai lavorando a un’inchiesta o reportage sulla crisi climatica o sui conflitti ambientali, già pubblicato o in uscita nei prossimi mesi, e vorresti portarlo tra le comunità locali in Italia, puoi candidarti per partecipare alla seconda fase di questo progetto.
La selezione aprirà il 20 novembre e verrà data priorità a chi ha seguito almeno due incontri online.
La piattaforma utilizzata sarà Google Meet.
Selezioneremo 28 persone che avranno l’opportunità di partecipare alla nostra formazione in presenza.
Fada Collective continuerà a lavorare per offrire gli strumenti essenziali per raccontare la crisi climatica, proprio come se facessimo parte di una piccola redazione.
Il programma prevede sessioni di networking tra giornalist*, revisione e discussione dei progetti in corso, acquisizione di nuove conoscenze e metodologie. L’obiettivo del lavoro collettivo è quello di “costruire comunità”, immaginando insieme forme di diffusione del lavoro giornalistico sui territori, con particolare attenzione alle periferie e alle aree interne.
L’evento si terrà per tre giorni e due notti alla fine di marzo, in una località che sveleremo più avanti, ma facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e accessibile alle persone con disabilità.
FADA coprirà le spese di alloggio, inclusa la colazione, e della formazione. I partecipanti dovranno invece provvedere personalmente alle spese di viaggio e ai pasti.
La mentorship.
Se hai partecipato alla formazione in presenza, potrai candidarti per l’ultima fase del progetto: un percorso di mentorship.
Quattro persone avranno l’opportunità di collaborare con FADA Collective e diverse associazioni italiane per sviluppare un piano di diffusione e impatto del proprio lavoro.
Presenterai la tua inchiesta nelle comunità locali sotto forma di talk, mostre o altri tipi di iniziative immaginate insieme.
Per ognuno dei progetti selezionati FADA Collective metterà a disposizione dei fondi per organizzare eventi con alcune associazioni. Questi fondi ti permetteranno di raccontare la tua storia in territori dove l’informazione è percepita come lontana ed estranea, con l’obiettivo di ricucire il legame tra giornalismo d’inchiesta e comunità locali.
Vuoi iniziare?
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Progetto grafico a cura di Francesca Andalò.