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L’identità ribelle di Hong Kong
di Davide Lemmi e Marco Simoncelli
di Davide Lemmi Marco Simoncelli
per Internazionale
“Forse agli occhi degli occidentali gli asiatici possono sembrare tutti uguali, ma basta leggere i nostri nomi per capire se una persona viene da Hong Kong o dalla Cina continentale”, dice nel video Roy Lee, portavoce della Societas linguistica hongkongensis. “Hong Kong è una città molto piccola, ma abbiamo uno stile e una cultura unici”, aggiunge Soni, chitarrista del gruppo GDJYB.
Nell’ex colonia britannica da mesi migliaia di persone manifestano contro l’autoritarismo di Pechino. La protesta è cominciata per contrastare una proposta di legge sull’estradizione verso la Cina continentale, presentata dall’esecutivo e poi ritirata. Oggi la lotta si è allargata: i manifestanti chiedono un’inchiesta indipendente sulle violenze della polizia, la liberazione degli attivisti, una riforma delle istituzioni e la revisione dei rapporti con Pechino. La protesta è diventata una lotta per il futuro della città, che rivendica una forte identità costruita sul multiculturalismo.